Il dottor Alfonso De Nicola, il responsabile di uno degli staff medici più affidabili del calcio italiano. Ha dovuto, lo scorso anno, “curare” e riabilitare, Arek Milik, e purtroppo sarà costretto a farlo anche quest’anno. L’infortunio dell’ attaccante polacco ha destato non poca preoccupazione nell’ ambiente azzurro. Lo stesso dottor De Nicola ne ha parlato a Piùenne: “Milik, così come durante la scorsa stagione, ci ha sorpreso di nuovo. Il suo ginocchio ha già un’estensione totale e le condizioni sono buone. Anche la flessione è quasi completa e siamo a a pochi giorni dall’intervento. Lui dice che va meglio dell’ altra volta, prima aveva più dubbi, oggi è più sicuro, perchè è una situazione che ha già già vissuto e superato”.
Operazione più complessa? “Rispetto a quella passata, la lesione che si è procurato adesso è più complessa, una triade, ma ciò non vuol dire che è peggio. Rimettere a posto un ginocchio significa mettere a posto anche il mediale ed il menisco, rinforzarlo di più di una lesione isolata. Questo intervento più complesso potrebbe rendere il ginocchio ancora migliore rispetto ad un intervento meno complesso”.
Secondo crociato casuale o il fisico imponente non è sorretto bene? “Se un soggetto subisce una stessa lesione, una causa ci sarà, anche se si tratta di gambe diverse, ma la scienza non ci permette di capire perfettamente le reali cause di più operazioni come capita a tanti giocatori. Per essere più sicuri staimo stiamo cercando di studiare la questione mediante il dna per valutare se esiste predisposizione alla rottura dei legamenti, ma si tratta di un discorso difficile, futuribile. Un giorno la scienza ci arriverà”.
Recupero per gennaio? “Secondo me sì. Tra 3-4 settimane potremo dirlo quasi con certezza”.
Il terreno di Ferrera può aver causato l’infortunio? “Delle situazioni del campo possono condizionare e sono più predisposti a causare lesioni, ma c’erano tanti giocatori in campo. Non posso dirlo, è difficile, ma è una ipotesi