Gazzetta – I tre tenori incantano anche per Milik. Sono già a quota 18 gol

Gazzetta – I tre tenori incantano anche per Milik. Sono già a quota 18 gol

Tre per uno, ma il Napoli non fa sconti. Insigne, Mertens e Callejon hanno steso il Feyenoord nella serata che la squadra azzurra ha voluto dedicare, sin dal riscaldamento con un significativo striscione, ad Arkadiusz Milik. L’assenza del polacco (che ha ricevuto – e contraccambiato ­ il tributo via social di Maradona) si sentirà, soprattutto quando ci sarà da cambiare modulo a gara in corso per provare a sbloccare qualche partita ingarbugliata, ma finché lì davanti gli attaccanti tascabili di Sarri avranno questa continuità realizzativa, allora il problema di non avere un centravanti di scorta sarà relativo.

SARRILANDIA I tre assi azzurri hanno già messo a segno, nel complesso, 18 reti in questo avvio di stagione. Mertens è il mattatore, con 8 centri tra campionato e Champions, ma sia Callejon che Insigne fanno intravedere che anche per loro non sarà un problema andare in doppia cifra. Del resto,si cercano e si trovano a meraviglia ma soprattutto, almeno per ora, godono di una condizione fisica molto brillante. Sono tutti brevilinei ed era lecito aspettarsi una partenza sprint, ma ieri sera sembravano andare a mille all’ora e il Feyenoord ne ha fatto le spese. I centrali olandesi sono andati letteralmente in barca, perché il tridente taglia small del Napoli si infilava ovunque nelle maglie della difesa olandese. Roba da stropicciarsi gli occhi per Maurizio Sarri, che si è sempre detto convinto ammiratore di Sacchi, ma che sta proponendo un tridente zemaniano fin dall’infortunio di Milik della passata stagione. A Sarrilandia ci si diverte un mondo. Non a caso, nelle ultime 10 partite di A il Napoli ha sempre segnato almeno 3 reti, nelle 10 gare di questa stagione ha realizzato 30 gol e ieri sera ha ricominciato, appunto, da 3.

APPUNTAMENTO IN RUSSIA Eppure, nessuno sembra avere intenzione di fermarsi. A partire, ovviamente, da Mertens: «Era importante vincere dopo il k.o. in Ucraina – ha detto a fine gara ­, ci teniamo molto a fare bene in Champions. Questa vittoria è per Milik, anche il mio gol è per lui. Non so chi potrà sostituirlo, forse Callejon, ma so che dobbiamo giocare come contro il Feyenoord». Se il belga è in stato di grazia, Insigne non è da meno. Una prodezza contro il Benevento, un tiro mancino a Ferrara e ieri un colpo di biliardo per mettere il pallone alle spalle di Jones e realizzare il gol numero 400 della storia della moderna Champions. Con addosso l’azzurro del Napoli, adesso Lorenzinho è ancor più concreto che nel recente passato (4 reti in stagione). Aspettando che Hamsik torni ai suoi livelli, ormai è diventato lui il leader dell’annata che si annuncia come quella della sua consacrazione. Insigne e Mertens dovrebbero ritrovarsi al Mondiale, dipenderà essenzialmente dall’Italia. Callejon, invece, difficilmente andrà in Russia, perché Lopetegui può permettersi di lasciarlo a casa. Sarri, dal canto suo, non consiglierà al c.t. spagnolo di convocarlo. Anzi, è pronto a provare Callejon (6 gol fin qui) da centravanti durante la sosta. Unica nota stonata: lo spettacolo offerto ieri dal Napoli è stato applaudito da appena 23mila spettatori. Il San Paolo non è mai stato così vuoto per la Champions. Un teatro costoso e poco affollato per tre tenori come Callejon, Mertens e Insigne.

Fonte: gasport

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