. E’ invece il rischio latente di non affrontare la Champions – incredibile solo a dirsi, ma è la suggestione indotta dal post Shakhtar – con la stessa feroce determinazione che il Napoli, una gioiosa macchina da gol e da spettacolo, sta mettendo in campionato. «Inconsciamente – spiega il tecnico alla vigilia – potrebbe anche essere legittimo, la squadra da trent’anni non vince a livello nazionale e in campionato si sente più competitiva. Semmai è illogico farlo a questo punto della stagione. Il rischio c’è, noi cerchiamo di combatterlo. Vediamo se anche in coppa riusciamo ad arrivare allo stesso livello di determinazione».
Milik e mercato. Fa gli auguri a Milik dopo l’intervento al ginocchio di ieri – «Guarisca velocemente, è un ragazzo sfortunatissimo, stava tornando in grande condizione» – e rilancia le accuse mosse già sabato sera a Ferrara sulle condizioni del terreno di gioco: «Vengo accusato di essere uno che piange. E se l’infortunio di Milik fosse dovuto al terreno indegno? Il movimento fattura due miliardi, possibile che non si ha il campo, che è uno strumento di lavoro, in condizioni perfette?».
Fonte: CdS