Il Mattino – Aron Winter (vice all.): “Van Bronchorst è il Sarri d’Olanda”

Il vice allenatore dell'Ajax: "Giocare con il Napoli attuale è sempre molto difficile"

Dalle parti di Roma e Milano le iniziali A.W. non possono che far pensare a quelle di Aron Winter. Negli anni 90′, infatti, questo centrocampista tuttofare ha lasciato il segno con le maglie di Lazio e Inter. Oggi è tornato nella sua Olanda dove non ha lasciato il calcio, anzi. L’Ajax, la squadra dove è cresciuto calcisticamente fin dai primi anni della sua carriera, lo ha messo prima ad allenare i ragazzi del settore giovanile per poi affiancarlo a Marcel Keizer alla guida della prima squadra. Quest’anno i due sono alla guida della squadra che lotta con il Feyenoord per la conquista di un titolo nazionale che l’anno scorso è andato alla squadra di Rotterdam proprio all’ultimo secondo. Ecco quanto detto in un’intervista rilasciata alle pagine de “il Mattino” al collega Bruno Majorano. «Hanno un ottimo collettivo, composto da giocatori di esperienza che si conoscono bene e hanno tanta grinta», spiega Winter che ha le idee molto chiare anche sui giocatori da tenere d’occhio. «Sicuramente il capitano Karim El Ahmadi e poi davanti mi piace molto Toorsntra. Karim è il motorino della squadra ed è quello che solitamente fa la differenza perché è intelligente ed è l’anima del gruppo». Insomma, una squadra di giocatori normali che il Napoli non dovrebbe temere più di tanto se solo non ci fosse un fattore da non sottovalutare. «Van Bronchortst è un ottimo allenatore e ha fatto benissimo negli ultimi anni. Tatticamente è bravo e anche il suo staff non è niente male».
E il riferimento al lavoro di Sarri con il Napoli non è poi così velato. «Mi ricorda molto l’allenatore dal Napoli, perché anche a Van Bronchorst piace molto far girare la palla. Punta molto sulla tecnica dei suoi giocatori, ma allo stesso tempo fa in modo che siano tutti molto preparati dal punto di vista fisico. È stato un bravo calciatore e sta dimostrando di esser anche un bravissimo allenatore». Bravo anche nella gestione di un ambiente che due anni fa – ovvero al suo arrivo – era davvero incandescente. La società, infatti, ha saputo confermargli la fiducia anche dopo una serie di sconfitte consecutive arrivata una dopo l’altra. «È un tipo particolare. Ha saputo cambiare faccia al Feyenoord in maniera incredibile. Alla fine lui ha cambiato il clima nello spogliatoio e ha dato un’anima alla squadra». E dopo la fiducia sono arrivati anche i risultati. «Direi che quelli sono evidenti. Al suo primo anno ha portato a casa la coppa d’Olanda e poi l’anno scorso ha addirittura vinto il campionato che da quelle parti mancava da una vita. Ha fatto un piccolo miracolo frutto della sua bravura sia come tattico che come motivatore, anche perché lavorare e fare bene al Feyenoord non è certo una cosa facile».
Un posto dove invece non è facile giocare è il San Paolo. «I giocatori del Feyenoord troveranno un ambiente infuocato. Giocare in uno stadio come quello di Napoli, dove ci sarà il tutto esaurito è molto diverso dall’ambiente che si trova negli stadi qui in Olanda». E Aron Winter del San Paolo ha un ricordo ancora fresco fin dai tempi in cui vestiva le maglie di Lazio e Inter. «Quando venivo io a giocare con la Lazio, noi eravamo una squadra da primi posti mentre il Napoli era da metà classifica, ma nonostante questo il San Paolo era una bolgia. Era una delle trasferte più difficili de campionato». Ma ora qualcosa è cambiato. «Negli ultimi 4-5 anni il Napoli sta facendo cose fantastiche, giocano un calcio bellissimo e sfidarli è davvero difficile».
È chiaro che a piacergli è soprattutto il gioco di Sarri. «Molto. Mi piace il fatto che tutti i suoi giocatori vogliono sempre giocare la palla e fanno un gioco molto offensivo. Il merito di questa mentalità nuova è tutto del suo allenatore». Uno su tutti. «Mertens è un giocatore eccezionale e con la palla fa quello che vuole. È sempre pericoloso e quando ha la palla tra i piedi succede sempre qualcosa di buono per la squadra. Mi da l’impressione di poter inventare una magia in ogni momento e l’avversario deve sempre avere paura perché può decidere la partita quando vuole».

La Redazione

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