E adesso il mago Sarri dovrà pescare dal cilindro un’altra invenzione. Perché gennaio è lontano, Milik sarà ai box almeno sino a febbraio e Roberto Inglese, destinato ad arrivare in anticipo a Napoli, nella migliore delle ipotesi potrebbe essere convocato, aprendo il mercato il 3 gennaio, per il turno della Befana. Nel frattempo c’è il primato da consolidare e c’è la qualificazione agli ottavi di Champions da centrare. A partire dall’impegno di domani con il Feyenoord, il tecnico del Napoli non potrà più ragionare sulla collaudata staffetta tra Mertens e Milik al centro dell’attacco. Dovrà giocarsela sempre e comunque con i tre tenori lì davanti. Cercando al tempo stesso di pescare in panchina un uomo capace di sostituire Dries, anche solo per farlo rifiatare.
Il problema è che un anno fa, quando spostò Mertens al centro del tridente trasformandolo in un cannibale del gol, Sarri aveva comunque un’alternativa, che prima si chiamava Gabbiadini e, da gennaio 2017, Pavoletti. Questa volta lo scenario è diverso: Pavoletti è andato al Cagliari, Zapata alla Sampdoria, e in rosa non c’è un alter ego di Milik. Giocoforza, qualcuno dovrà adattarsi come il belga ha saputo fare alla grande nella passata stagione, trovando la svolta definitiva nella sua carriera.
Tocca a Callejon. Diciamo che l’indiziato principale per adattarsi a quel ruolo è Callejon: da ala destra a “falso nueve”, lo stesso percorso che ha portato Mertens a diventare un autentico bomber. Lo spagnolo si è già confrontato con quel tipo di compito tattico, giocare in posizione più centrale nello strano 4-5-1 o 4-4-1-1 disegnato da Pochettino quando era all’Espanyol.
Ma attenzione anche a Lorenzo Insigne: nel tridente ha giocato al centro due anni fa, in Europa League, contro il Legia Varsavia, con Mertens a sinistra ed El Kaddouri a destra, trovando anche un gol. Serve un’invenzione per ricombinare gli elementi ed è lecito attendersi di tutto.
Tridente. Confermando il 4-3-3, nel momento in cui ci sarà da far rifiatare Mertens, diventa fondamentale l’apporto che potranno garantine Ounas o Giaccherini. Il francoalgerino è il volto nuovo dell’estate, ha collezionato un’apparizione in campionato ma ora avrà certamente più chance di trovare un minutaggio più consistente. Di sicuro è meno “rodato” rispetto a Giaccherini, ed ecco perché l’ex juventino va tenuto in grandissima considerazione come uomo affidabile per chiudere il tridente a destra nel momento in cui Callejon dovesse essere dirottato al centro. Teoricamente, Ounas potrebbe essere provato anche nella posizione di Mertens, ma vale il discorso appena fatto: Sarri preferirà affidarsi a un elemento di maggior esperienza.
4-2-3-1. Contro la Spal una svolta tattica è stata l’inserimento di Milik senza togliere Mertens: con i tre tenori più il centravanti, arretrando la posizione del belga, Contro la Spal una svolta tattica è stata l’inserimento di Milik senza togliere Mertens: con i tre tenori più il centravanti, arretrando la posizione del belga. Ecco, con la rosa attuale Sarri non può più ripetere quel tipo di soluzione schierando un centravanti classico. Dovrà allora disegnare un quadrilatero leggero. Con Mertens in campo, tenendo Insigne e Callejon al loro posto, la mossa sarebbe l’avanzamento sulla linea dei trequartisti di Hamsik o Zielinski. Senza Mertens, ipotizzando Callejon a fare la punta atipica, entrebbe in gioco Ounas (o Giaccherini) a destra per chiudere la linea dei trequartisti.
Fonte: CdS