Dove c’è Lorenzo Insigne c’è gol, potremmo dire parafrasando lo spot di fine anni Ottanta. Uno slogan che rende bene l’idea di quanto il Magnifico stia incidendo in questo Napoli, nel segno di una continuità che nasce già nella passata stagione. Nelle ultime dieci gare di Serie A, dal gol al Cagliari alla 35ª giornata dello scorso campionato fino all’1-1 (momentaneo) siglato sabato sera a Ferrara, Insigne ha messo lo zampino in 12 reti azzurre. Dividendosi equamente nel doppio ruolo di bomber implacabile e di assistman raffinatissimo: 6 centri per lui, 6 centri firmati su suo suggerimento da altri.
In queste dieci giornate, soprattutto in questo strepitoso avvio di stagione, c’è tutto il suo reportorio. La giocata più bella? Pochi dubbi: l’assist per Milik a Verona, una traiettoria perfetta disegnata con l’esterno destro, scavalcando il difensore e mettendo il polacco nella posizione perfetta per fare centro. Stupendo.
La sequenza. A Ferrara ha rimesso in piedi la partita in soli 77 secondi, trovando l’immediato 1-1 con un’esecuzione perfetta: controllo, torsione per aggirare il difensore e palla imprendibile sul palo alla sinistra di Gomis. Si era sbloccato nel derby con il Benevento, una pennellata d’autore, destro a giro sul secondo palo. Prima e dopo il primo gol, aveva lavorato tanto per gli altri.
Insostituibile. Per Sarri è un giocatore indispensabile, qualunque cosa accada, qualunque sia la frenesia del calendario. Immune al turnover e pure alle sostituzioni. In nove gare ufficiali, dal preliminare di Champions contro il Nizza sino all’acuto di Ferrara, Lorenzo è sempre rimasto in campo per tutti i novanta minuti di gioco più spiccioli. Una sola eccezione, che fa storia a sé: contro il Benevento, sul risultato di 4-0, fu il primo a uscire al 12′ della ripresa, sostituito da Giaccherini. Non avrebbe avuto senso lasciarlo in campo a tre giorni dalla sfida all’Olimpico con la Lazio.
Missione 2018. «E’ la voglia di tutto il gruppo di non mollare mai e di voler raggiungere il risultato a tutti i costi», commentava Insigne sabato sera a Ferrara dopo la sesta vittoria consecutiva, un record assoluto per il Napoli che mai prima d’ora era riuscito ad arrivare a punteggio pieno alla 6ª giornata. La rincorsa verso il sogno chiamato scudetto passa anche per vittorie così, sofferte ma pesanti. E Lorenzo sta seminando per raccogliere nel 2018: con il Napoli e con la Nazionale.
Fonte: CdS