Un, due, tre, Sagan. Ma come si fa a credergli quando dice che non è al top? Come si fa a batterlo quando in palio c’è la leggenda? Il ciclismo si inchina a Peter l’imbattibile. Dopo Richmond e Doha c’è la sua firma anche sul Mondiale di Bergen: è la terza perla di un campione assoluto, essenza stessa delle due ruote di questo pianeta. Nessuno ci era mai riuscito prima: tre Mondiali sì, ma non di fila. È un capolavoro senza precedenti. La gara (senza pioggia) è scivolata via esattamente sui binari che sperava Sagan: si è messo in moto soltanto negli ultimi cinque chilometri quando c’era da tenere la posizione migliore in testa al gruppo e negli ultimi duecento metri, partito dalla ruota di Kristoff, ha sprigionato tutti i suoi watt per andarsi a prendere il titolo al fotofinish, proprio davanti al campione europeo e padrone di casa. Sul podio è salito anche l’australiano Matthews, terzo in uno sprint ristretto a una trentina di unità. Quarto posto invece per Matteo Trentin, ed è il miglior piazzamento mondiale da quando Davide Cassani è c.t. degli azzurri. Ottavo il colombiano Gaviria che più di qualche carta allo sprint poteva giocarsela.
Le sue parole sul twitter della SSC Napoli
https://twitter.com/sscnapoli/status/912264830911905792