Oggi al “Mazza” Milik farà turn over con Mertens

La lunga rincorsa di Arek Milik è un confronto con se stesso, con il passato, con quello che poteva essere e non è stato, con quello che può ancora essere e che lui vuole conquistare. Un anno fa, di questi tempi, all’alba o quasi della sua prima annata in azzurro, Milik si preparava a tirare il fiato contro il Chievo, nel turno infrasettimanale, per poi tornare titolare contro il Torino. A quel punto della stagione, dopo cinque giornate, aveva già firmato sei gol, perché ai quattro in campionato (doppietta al Milan, doppietta al Bologna) andavano aggiunte anche le due reti rifilate alla Dinamo Kiev, in trasferta e in rimonta, nel girone di Champions, due reti che sarebbero diventate poi tre (acuto col Benfica) prima della sosta delle nazionali che il centravanti polacco pagò a carissimo prezzo.

Fonte: CdS

 

Oggi come allora, alla vigilia della sesta gara di campionato Sarri deve ragionare sul turn over e su come gestire quel gioiello da quaranta milioni di euro preso nella vetrina sfarzosa dell’Ajax. Farlo giocare o no contro la Spal, matricola quasi terribile che intanto ha tolto punti alla Lazio fresca di trionfo in Supercoppa?

Entra in corsa. Alla 6ª di campionato Milik partirà in panchina, come un anno fa contro il Chievo. Ma è la prospettiva ad essere cambiata: mentre lui era ai box, Mertens è diventato il nuovo bomber, le gerarchie sono state riscritte dal campo e ora sarebbe Arek il giocatore a dover sperare nel turn over per avere una chance da titolare. In fondo, quale migliore occasione della trasferta di Ferrara, tre giorni prima di Napoli-Feyenoord, per giocarsi le proprie carte giocando dal primo minuto?
In altri tempi sarebbe stato certamente così. Dopo Shakhtar-Napoli, però, qualcosa è cambiato: se Sarri ha schierato il trio delle meraviglie contro il Benevento, e anche lì si era a tre giorni da un impegno di cartello come quello con la Lazio, tutto lascia supporre che farà lo stesso anche contro la matricola di Semplici. Magari ipotizzando una staffetta al contrario rispetto a quella progettata per la gara in Ucraina: e allora, Ciro Mertens il Cannibale dall’inizio per graffiare subito, Milik nella ripresa.

Fonte: CDS

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