Attacco azzurro – La velocità verticale e la storia

Attacco – Koulibaly tira il Napoli fuori dalla sabbia mobile su calcio d’angolo. Callejon  confeziona il vantaggio dopo azione sublime tutta in velocità verticale. Mertens  scrive la storia dei goal più belli mai fatti con un ricamo che ricorda l’argentino più celebre del calcio. Jorginho la chiude su rigore fischiato per un fallo su Zielinski che soprende Parolo alle spalle. Il Napoli parte in sordina. Sembra subire l’avversario. Attende. Sembra quasi distratto, superficiale ma è in modalità provvisoria in attesa di accendere lo show. Basta un minimo errore e l’azzurro del mare non perdona. Triangoli e ricami, verticalizzazioni e catene ai lati che funzionano. Il Napoli ti colpisce al centro o dai lati, da sinistra a destra. Impossibile quasi da leggere soprattutto quando polmoni e gamba non consentono più di aggredire le caviglie dei mediani azzurri. Si accende Mertens ma lui è il risultato di un gioco che fa storia a sè. E’ il gioco il leader di questa squadra che sa accendersi sfruttando corridoi e lati dove gli avversari arrivano un secondo dopo. Troppo tardi. Sono quattro per la Lazio. Ma l’attacco non è solo show perché si racconta di Insigne e Callejon che raddoppiano sulle rispettive catene e di Hamsik che cuce come pochi quel ponte invisibile che collega il gioco con la finalizzazione. Finisce 1-4 e non ingannino le sventure capitate ai difensori laziali perché c’è molto di più. Diciannove goal fatti in 5 giornate. Non è casualità, non è soltanto bellezza. E’ il Napoli targato Sarri.

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