«Cambiare sistema di gioco? Ci può stare», liquida in fretta l’argomento il tecnico fiorentino. Lui stesso prova a difendere la scelta iniziale delle due punte: «Volevo mantenere la squadra alta, volevo che fosse pericolosa». Il risultato è stato però diametralmente opposto, perché la strega non ha indirizzato un solo tiro nello specchio della porta di Reina. «Dobbiamo trovare maggiore equilibrio, voglio portare questa squadra a far punti», sussurra l’allenatore giallorosso. Che dovrà prima fare i conti con l’infermeria affollata e poi studiare i correttivi necessari per non concedersi alla stessa maniera anche alla Roma. La lista degli infortunati è lunghissima.
Innanzitutto i tre ex romanisti. Per loro una sorta di maledizione. Ciciretti e D’Alessandro hanno saltato anche il San Paolo e non sono molte le speranze di vederli in campo. L’ultimo ad alzare bandiera bianca è stato Luca Antei. Sospetta lesione al flessore per il difensore scuola Roma. Una iattura. Anche in considerazione dei forfait già annunciati degli altri due centrali difensivi, Costa e Djimsiti. Al San Paolo, dopo l’uscita dell’ex Sassuolo, Baroni ha spostato al centro Venuti, un esterno che si è arrangiato nel ruolo. In realtà a Baroni resta solo il giovanissimo Gravillon, il ragazzo del ’98 prelevato dall’Inter, da affiancare al centro a capitan Lucioni. Per lui si prospetta un esordio da brividi contro Dzeko, uno dei bomber più acclamati del nostro campionato. Ma i guai non finiscono lì. Anche in attacco c’è poco da scialare. Baroni spera di riavere Iemmello, tenuto a riposo contro il Napoli, ma dovrà inventarsi una nuova coppia di esterni. Perché se per D’Alessandro si intravede un barlume di speranza, per Ciciretti non si parla assolutamente di recupero. E’ in questa zona di campo che probabilmente Baroni apporterà variazioni dal punto di vista tattico. Un centrocampista in più, un attaccante in meno. Non si scappa. Il 4-4-2 dovrebbe trasformarsi in un 4-5-1 con tre centrocampisti centrali e due esterni a fare da elastico tra difesa e attacco. Sulla scelta degli interpreti, Baroni ha ancora quasi due giorni per pensarci. E’ evidente che, pur nel momento difficile di una partita già compromessa, l’ingresso di Cataldi a Napoli e l’uscita di un attaccante abbia dato la stura ad una prova che dovrà servire anche domani. Per l’ex laziale sarà una sorta di derby, una sfida a cui ha già partecipato tante volte. Al suo fianco dovrebbe rientrare Memushaj, che ha riposato domenica, e poi Baroni sceglierà il terzo centrocampista tra Chibsah e Viola. Sugli esterni dovrebbe essere la volta di Parigini, l’azzurrino che spera nel trampolino di lancio a Benevento.