Maurizio Sarri lo ha definito un “animale”. Affamato di gol. «Voleva saziarsi, e per questo ha tirato i due rigori», ha spiegato l’allenatore del Napoli nel post partita tra Napoli e Benevento. Si scrive Mertens, si legge Higuaìn. Perché oggi il folletto belga ricorda tanto l’ex argentino ormai non più rimpianto. Quando c’è fa sentire la sua presenza, e di conseguenza quando manca la sua assenza si fa sentire. Trascinatore, unico e spietato sottoporta. Un gol dopo l’altro. Doppietta, tripletta. Segna sotto le gambe del portiere. Con la furbizia, con la forza. Sarri lo ha eletto ufficialmente rigorista: dal dischetto tocca a lui, poi Milik e infine Jorginho se il polacco e il belga non ci sono.
De Laurentiis aspetta e incrocia le dita. Sa che perdere Mertens la prossima estate è una possibilità, e anche per questo si augura una stagione da favola per indurre il belga a non fare lo stesso errore di Higuaìn, vale a dire andare via da Napoli e ridimensionarsi. Intanto, però, si cerca di dare più spazio possibile a Milik. Se fosse per Mertens le giocherebbe tutte, ma con Sarri si sta cercando di trovare un equilibrio. Forse a Bologna l’esclusione del belga in Champions era già annunciata. Da lì quell’ “occhiataccia” dopo il gol sotto le gambe di Mirante. Situazione da seguire, anche se sembra scontata la presenza di Mertens domani contro la Lazio, mentre Milik è candidato a giocare titolare sabato pomeriggio a Ferrara contro la Spal. Mertens, intanto,
> ha un contratto lungo e si spera che quelle sirene smettano di cantare…
Fonte: Il Roma