Scrive il Corriere dello sport. Le parole di Insigne:
«Io se devo dire in cosa abbiamo sbagliato, non saprei a caldo. Però dobbiamo rivedere la partita, per correggere quegli errori». E’ stata dura, da subito, ed è stata diversa: è stata una partita in cui il Napoli, per almeno una trentina di minuti, non ha scovato i codici del suo calcio, ma quando poi li ha trovati, nella ripresa, s’è accorto che era troppo tardi. «E infatti: peccato per qualche buona occasione che abbiamo nel finale. C’è stata la possibilità di pareggiare, in effetti. Ma ormai è andata e guardiamo avanti». C’è il derby con il Benevento, il campionato che chiama, anzi invoca il Napoli; c’è un mese denso, nel quale dover rientrare, tornando a essere quella squadra che ha incantato, che ha saputo divertire per mesi e mesi e che all’improvviso s’è inabissato. Eppure s’era intravisto qualcosa, con l’Atalanta e con il Bologna, però in Ucraina le difficoltà sono state ingigantite dalla capacità dello Shakhtar di giocare in ampiezza e in profondità, contro un Napoli per la prima volta (sotto il profilo tattico) in affanno: «Bisogna abbassare la testa e lavorare». E’ stata una notte strana, in cui il Napoli non ha saputo essere il Napoli e in cui anche Insigne s’è lasciato andare, forse affogato nell’acido lattico di questo avvio di campionato nel quale ne ha giocate tante – anche in Nazionale – e si è dovuto difendere pure dalle pressioni. Ma è stata la prima sconfitta dopo dieci vittorie all’interno di un ciclo e il tempo per uscire dalla malinconia abbonda: «C’è anche da dire che abbiamo affrontato una signora squadra: lo sapevamo che erano forti e ne abbiamo avuto la conferma. Hanno buoni giocatori, di gran qualità, soprattutto in attacco. Peccato sia andata a finire così, perché nonostante tutto abbiamo avuto le occasioni per riuscire a pareggiarla. Ma adesso dobbiamo soli tornare a giocare come sappiamo».
Fonte: CdS