Non è possibile essere sempre belli, non si può pensare ad un Napoli che va sempre a mille all’ora, ed ecco che ci si “rimette le penne”, rubando le parole del tecnico azzurro in conferenza stampa pre-gara. Contro lo Shakhtar si è visto un Napoli non al massimo, non quello visto nelle ultime gare, ma piuttosto si è avuta l’impressione di squadra appesantita e non compatta. Anche l’ingresso di Mertens a mezz’ora dalla fine ha cambiato l’esito della gara, come sottolinea l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport: “Sarri prova a mutare il canovaccio della sfida togliendo Hamsik e inserendo Mertens, ma a parte il calcio di rigore conquistato dal belga e qualche altra iniziativa (il tiro di Callejon nel finale, su tutte) l’inerzia non cambia. Lo Shakhtar si chiude e il Napoli non riesce a diventare quella meravigliosa orchestra che si è fatta ammirare nelle ultime stagioni. L’impressione è la solita: se va a mille all’ora, la squadra di Sarri ha pochi rivali. Ma, poiché andare a mille all’ora in ogni partita è praticamente impossibile, l’allenatore dovrà trovare soluzioni alternative. Le grandi squadre, e il Napoli ha tutto per diventare grande, sanno gestire anche i momenti difficili, riescono a sopportare le sfuriate dei nemici e, magari, piazzano la giocata decisiva quando nessuno se l’aspetta. Il Napoli, invece, perlomeno il Napoli di adesso, per vincere deve essere sempre rapido, aggressivo, imprevedibile. Purtroppo, però, non sempre si può essere belli”.