Il Mattino – Paulo Fonseca: “Contro il Napoli se ci difendiamo ci fanno male, ce la giocheremo”

Il tecnico dello Shakhtar: "Sarri è il miglior tecnico italiano"

Doveva giocare questa sfida tre anni fa, il povero Fonseca, il tecnico portoghese che guida lo Shakhtar. Doveva essere in panchina negli ottavi dell’Europa League nel marzo del 2014, quando il Napoli di Benitez affrontava il suo Porto. O meglio, quello che era stato il suo Porto fino a sette giorni prima. E invece arrivò l’esonero proprio poco prima la gara dell’andata, e la sfida al Napoli saltò. Ecco. Se non è una rivincita, poco ci manca. Ma lui tanto è abituato alle sfide: non deve essere facile aver preso l’eredità di un guru come Mircea Lucescu che ha allenato lo Shakhtar dal 2004 al 2016.

Fonseca, che Napoli si aspetta? «È un avversario molto diverso da quelli contro cui giochiamo in Ucraina. Sarà una gara dura contro una squadra che fa del possesso e del gioco di attacco le sue armi migliori. Ma è normale dover affrontare i migliori: questa è la Champions e soprattutto le formazioni italiane non sono ma semplici da sfidare».

Che gara si aspetta? «Molto aperta. Perché noi siamo molto simili a loro. Nel senso che anche a noi piace giocare la palla e non aspettare gli altri. Il nostro vero obiettivo è il campionato, quindi in Champions proveremo a toglierci delle soddisfazioni».

Pensa a qualche contromossa per neutralizzare l’attacco del Napoli? «È una squadra che ha perso solo 4 volte lo scorso anno e che ha segnato 94 reti in una stagione. Pensare di dover mettersi in difesa ad attenderli, significa consegnarci a loro. Noi non vogliamo farlo. Noi vogliamo provare a vincere, anche se sappiamo che non è semplice».

Conosce Sarri? «Lo conosco e lo considero in questo momento il migliore degli allenatori italiani. La loro forza è nel gioco collettivo ma c’è anche una grande qualità dei singoli. Faccio difficoltà a fare un nome: Reina e Jorginho, Allan e Koulibaly. Ci troviamo davanti a una squadra molto importante, cresciuta in maniera vertiginosa negli ultimi tempi. E che sta davvero cambiando l’immagine del calcio italiano che una volta era solo difesa e contropiede».

Il Napoli è una delle favorite al passaggio del turno? «Sì, il Napoli e il Manchester City sulla carta sono quelle più forti. Magari loro non lo dicono perché non vogliono avere addosso le attenzioni, ma i loro organici sono altamente competitivi. Però noi non partiamo battuti, noi abbiamo qualche chance di passare il turno e ci proveremo a farlo».

Detta così, stasera è già decisiva? «No, non lo è. Ci sono poi altre cinque partite per poter recuperare o per poter rovinare tutto. A tre punti non c’è la qualificazione. Per noi sarebbe importante iniziare la fase a gironi battendo il Napoli perché è una delle big d’Europa».

Krystov non ce la fa? «No, non voglio correre rischi. Anche perché la mia è una rosa ampia dove possono tranquillamente scegliere. Io ho il campionato a cui puntare…».

Ma non è che la sua è solo pretattica?
«No, non lo è. Non cambierò nulla rispetto alla partita di sabato, nessun turnover. Voglio iniziare facendo bella figura in Europa. Avremo gli occhi di tanti puntati su di noi. Ed è giusto far vedere che lo Shakhtar è sempre lo stesso: una squadra che ha tanta voglia di arrivare in alto con il suo gioco e la sua personalità».

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