Colpi di artiglieria nella notte del 23 Agosto del 2014 uccisero tre persone nel centro di Donestk, la roccaforte dei ribelli filorussi nell’est dell’Ucraina fu circondata dalle truppe governative in quanto cercarono di riprenderne il controllo. Il comune di Donetsk fece sapere che le forti esplosioni avvertite intorno alle 6 del mattino (le 5 in Italia) uccisero sia tre persone ma soprattutto due esplosioni danneggiarono fortemente la facciata nord ovest e le attrezzature del Donbass Arena, lo stadio dove giocava allora lo Shakhtar.
Questa parentesi che vi abbiamo raccontato in questo post, di sicuro non è una bella pagina di storia o una cosa allegra da raccontare, ma l’abbiamo fatto per spiegarvi il perché il Napoli adesso giocherà in un altro stadio ucraino e non nella vecchia roccaforte dello Shakthar.
Ovviamente, noi napoletani ci auguriamo che queste storie di guerra in giro per il mondo non si sentano più, ma ad esplodere ora in Russia non saranno più le bombe cariche di dinamite ma le bombe di Mertens e Insigne.
-A cura di Dario Santoro