Il nuovo regolamento della Lega, la nomina di ADL all’Eca, le parole di Raiola, i contratti di Sarri e Reina e Bologna-Napoli, di tutto questo ha parlato Venerao a TN
La Lega Calcio ha cambiato il suo regolamento. “Sì, credo che sia un passaggio importante per il calcio italiano e ad anche per il Napoli. Per la prima volta è stato sconfitto l’asse Lotito e il Napoli ha fatto bene a chiamarsi fuori all’ultimo momento, abbracciando il ‘lodo Cairo”, che è una mossa lungimirante per il calcio italiano. Era assurdo che la Lega fosse ancora gestita non da manager, ma da presidenti di società, creando conflitti di interesse. Questo nuovo regolamento consente di avere presidente, direttore generale e amministratore delegato esterni alle società. E poi soprattutto così si avrà un consiglio che decida, non legato all’assemblea. L’altra cosa importante è legata ai proventi, è giusto che siano legati anche ai risultati del campo. Il Napoli è la squadra che negli ultimi tre anni ha fatto più punti dopo la Juve, ma con la vecchia spartizione guadagnava ancora meno delle milanesi”.
E De Laurentiis assume un ruolo importante dell’Eca. “E’ un’altra notizia importante, perchè il patron entra sempre di più nei “palazzi” che contano, con un ruolo importante come quello di responsabile del marketing e della comunicazione. Spero che questo nuovo ruolo gli faccia capire l’importanza della comunicazione, perchè comunque resta il presidente di un grande club che negli ultimi anni ha battuto il record di silenzi stampa. Spero che capisca quanto è importante parlare ai media. De Laurentiis deve capire che con il silenzio stampa non penalizza i giornalisti, che un argomento per scrivere o per parlare lo trovano sempre, magari anche a discredito, ma penalizza i milioni di tifosi che fanno sacrifici per abbonarsi a sky e mediaset e che pagano il canone rai e hanno diritto come tutti gli altri a sentire le parole dei propri beniamini dopo la partita. Così come un’altra cosa che non mi va giù è il fatto che i tifosi azzurri debbano pagare i pay per view le amichevoli estive. Sono cose su cui De Laurentiis deve riflettere”.
E anche allo stadio il Napoli è penultimo per abbonamenti. “E’ un dato da analizzare bene. Capisco che il San Paolo non è molto comodo, ma la differenza tra i 6mila degli azzurri e 31mila del Milan è troppo ampia. Evidentemente il Napoli deve fare un po’ di autocritica. Chiudersi a Castel Volturno, non mandare più i calciatori alle tv private, non fare mai allenamenti a porte aperte ha un po’ allontanato i napoletani dalla squadra, non come ‘fede’, ma nel rapporto diretto. Al di là dello stadio virtuale, conta anche lo stadio reale, che deve essere pieno anche con Chievo e Udinese, perchè quelle sono le partite trappola, in cui il Napoli negli ultimi anni ha perso tanti punti. E poi se uno fa l’abbonamento deve essere premiato e deve avere la certezza di risparmiare rispetto a chi fa i biglietti partita per partita, invece questo non è accaduto negli ultimi anni. Se fossi nel Napoli rifletterei su questi dati”.
Che ne pensi delle parole di Raiola su Insigne? “Raiola fa il suo lavoro e lo fa egregiamente. Il problema non è Raiola, ma mettersi nelle condizioni di non farsi mettere in difficoltà da Raiola. Insigne ha un contratto col Napoli e non ha clausola. E’ solo il ragazzo che può creare problemi chiedendo di andare via, non può nulla né Raiola né nessun altro. La domanda è: il prossimo anno Insigne confermerà il suo amore per Napoli? E alla luce di quello che ha detto Raiola, perchè non ha subito replicato, mettendo subito a tacere queste voci? Lo farà?”.
La clausola, invece, ce l’ha Sarri. “Qui la domanda da farsi è: ‘De Laurentiis farà di tutto per eliminarla questa clausola?’. E poi un altro quesito: ‘può uno come Sarri guadagnare 100mila euro in meno di Mihajlovic e quattro volte meno di Allegri che mette il pullman quando sfida il Napoli?’. Se fossi in De Laurentiis qualche problema lo elimineri. Quest’anno l’obiettivo è lo scudetto ed alcune spine andrebbero tolte”.
Quali? “Reina è in scadenza e già ci sono le prime voci di mercato. Il portiere deve concentrarsi sul presente e per farlo deve essere tranquilli per il futuro. Perchè non cercare un accordo per blindarlo e non rischiare di arrivare in primavera con un portiere che invece di pensare al campionato pensa a chiamare l’agente per sapere se gli ha trovato squadra? Poi lo stesso Sarri. Si può avere un allenatore che può svincolarsi da un momento all’altro. Per questo De Laurentiis chiami il tecnico e il suo agente e gli proponga un contratto degno di Sarri. Con un nuovo contratto, Sarri potrebbe rinunciare alla clausola. Per vincere lo scudetto non basta solo essere forti ed allenati bene, ma bisogna guardare anche a queste sfaccettature”
Chiudiamo con il campo. Domenica c’è Bologna-Napoli. “Con tutto il rispetto, se il Napoli gioca da Napoli non avrà problemi. Anche se Sarri farà turn-over, i valori sono così alti che non vedo altri risultati possibili oltre il 2 secco”.