Il campionato di serie A femminile non è ancora iniziato, a breve scenderà in campo la nuova Italia di Bertolini, però le squadre già sono scese in campo per le gare di Coppa Italia ed hanno già lasciato il segno. Tra queste anche la Res Roma che vuole confermarsi la mina vagante del campionato. Ilnapolionline.com ha intervistato il mister Fabio Melillo sulla compagine giallorossa e sulla prossima stagione.
Un mini bilancio sul ritiro della Res Roma? “Ritiro positivo,le ragazze sanno l’importanza che ha prepararsi fisicamente e mentalmente ad un stagione, hanno lavorato seriamente e speriamo di vedere da subito i risultati”
Aspettative sulla prossima stagione di serie A “Cerchiamo di confermare i risultati dello scorso campionato. Siamo stati un po’ la mina vagante del campionato ottenendo un risultato storico, sappiamo che sarà ancor più difficile perché le altre di sono attrezzate veramente con decisione,investendo su istant team, noi continuiamo ad investire ogni risorsa sul settore giovanile non avendo le risorse economiche delle professioniste ma contando su una regione che produce talenti, certo è più difficile accaparrarsi ragazze anche in regione perché ci sono tante società che fanno campionati nazionali”
Quali delle giovani della Res Roma sentiremo parlare “Con le giovani bisogna avere pazienza,soprattutto devono averne loro senno si bruciano, non tutte maturano alla stessa età e soprattutto devono lavorare molto in allenamento, con me quest’anno in ritiro ne ho portate tante della primavera, tutte talentuose, ambiziose e serie, vedremo la risposta del campo”.
Come vedi il prossimo campionato con tante squadre associate al maschile “Sarà un campionato difficile ed equilibrato si lotterà punto a punto,sarà ancora più stimolante,sicuramente con l’avvento della Juventus avremo più visibilità, dovremo essere bravi noi del settore ad accompagnare questa svolta epocale, senza fretta per ottenere subito tutto,ma impegnarci a capire come cavalcare il momento con i valori che ha sempre espresso il nostro calcio”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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