L’Italia si riscatta in parte contro Israele, vince per 1-0, ed è vicinissima ai play-off. Sul piano del gioco ancora non bene, troppa confusione e centrocampo messo in difficoltà dalla squadra avversaria. Nella prima frazione solo un tiro di Insigne ben parato dal portiere ospite. Nella ripresa cambiano i ritmi e gli azzurri passano con un bel colpo di testa di Immobile su cross di Candreva. Nel finale Belotti sfiora il raddoppio ma Ben Chaleb spreca la palla del pareggio. Secondo le pagelle de “il Mattino”, male la linea mediana, mentre si riscatta Insigne ed incide a gara in corso Zappacosta.
6 Buffon. Dalla cattedra della sua autorevolezza e fascino televisivo respinge con voce vibrante (una minaccia per Ventura) quelli che gufano sul calo per limiti di età, 40 anni fra quattro mesi (ma a 40 anni e 5 mesi Zoff fu campione del mondo con una parata decisiva contro il Brasile), deciso a giocare in Russia il suo sesto mondiale. Infilato a Madrid da Isco, essa e o malamente (Morata), a Reggio Emilia aspetta che Israele tiri in porta (41′ salva su Cohen, 85′ sventa il pallonetto finale di Ben Chaim) per riaffermare il suo valore di miglior portiere dell’ultima Champions.
6,5 Conti. Il biondino passato dall’Atalanta al Milan per 24 milioni, abile cursore di fascia, conquista il posto per l’infortunio di Spinazzola giocando però a destra. Chiude in area su Kabha (23′) dopo che l’israeliano è penetrato centralmente come lama nel burro della difesa italiana. Esce al 49′ per infortunio.
6 Barzagli. È il superstite della celebre difesa nazional-juventina, Bonucci squalificato, Chiellini in infermeria. A Barzaglione non si rinuncia. È il Colosseo, un difensore antico ma ancora in piedi.
5,5 Astori. Sostituisce Bonucci squalificato senza averne le qualità ed ha 30 anni. Rugani, sette anni più giovane, aspetta in panchina.
6 Darmian. Trasferito a sinistra lasciando la destra a Conti. Sostiene Insigne meglio di Spinazzola morto vivente a Madrid perché a corto di allenamenti.
5,5 De Rossi. Secondo vessillifero (116 presenze), dopo Buffon (171), della vecchia guardia. Libero da marcature, è lento, lentissimo. Due tiri altissimi.
5 Verratti. Valido in un centrocampo a tre (come nel Psg), dove può giocare da trequartista e suggeritore, si consegna allo sbaraglio del 4-2-4, ma Israele non è la Spagna e riemerge confusamente dal tunnel di Madrid. Troppo lento nel primo tempo. Fischiato.
6 Candreva. A Madrid giocò più palloni di tutti senza però mollare un solo assist utile agli attaccanti. Stavolta fa il cross del vantaggio e un altro per Belotti (salva il portiere). Esce all’87’.
6,5 Immobile. All’andata, ad Haifa, fece il gol finale del 3-1 contro Israele. Si ripete a Reggio Emilia (vale la vittoria) ed è il cannoniere di Ventura (6 gol) che non segnava da marzo (un gol all’Albania).
6 Belotti. Due gol sfiorati di testa a Madrid, manca la rete proprio al primo minuto e resta a secco anche perché Harush gli sventa un paio di gol nella ripresa.
6,5 Insigne. Meglio assistito da Darmian e stavolta si gioca più a sinistra. Batte i corner e mette molti palloni in area che né Belotti né Immobile sfruttano. Nel primo tempo, l’unica conclusione nello specchio è sua (45′ salvataggio di piede del portiere). Difende (6′ spazza nell’area azzurra), si propone, detta il passaggio in profondità, è il più mobile degli azzurri.
6,5 Zappacosta. Al posto di Conti (49′), entra bene in partita e stoppa mirabilmente un contropiede di Ben Chaim (65′).
Sv Bernardeschi. In campo nei minuti finali al posto di Candreva. Un tiro fuori.
Sv Montolivo. Al posto di Verratti all’89’.
6 Ventura. Pochi cambi (per squalifiche e infortuni) perché nulla cambi. Il Gattopardo azzurro conferma il 4-2-4 perché si può contro avversari deboli come Israele che però si arrocca col 4-5-1 e schizza in avanti. Un anno fa nell’andata ad Haifa fu 3-1 col 3-5-2, modulo di transizione da Conte al nuovo corso. Sale il mugugno dei senatori della nazionale per il modulo barese che rende nudi i due re del centrocampo. Si passerà al 4-3-3 o al 3-4-3 contro avversari forti evitando di mandare allo sbaraglio soprattutto Verratti e Insigne? La nazionale si scuote nel secondo tempo velocizzando il gioco, languido nel primo. Intanto, l’apocalisse di Tavecchio (sciò, sciò) è rinviata al playoff di novembre che l’Italia giocherà in un match di andata e ritorno.
La Redazione