Da domani si andrà di fretta. Di gran carriera, soprattutto quando saranno archiviati gli impegni delle Nazionali e Sarri potrà finalmente lavorare con il gruppo al completo (tredici, i convocati azzurri in giro per il mondo). Il piano di settembre, comunque, è già stabilito. Un’agenda che in diciassette giorni offrirà due partite di Champions e quattro di campionato. Nell’ordine: l’esordio è in programma domenica al Dall’Ara con il Bologna (ore 20.45); poi, a seguire, mercoledì 13 Shakhtar Donetsk-Napoli in Ucraina (20.45), nella prima giornata del Gruppo F; inedito derby Napoli-Benevento al San Paolo il 17 (ore 15); Lazio-Napoli mercoledì 20 (ore 20.45); Spal-Napoli sabato 23 (ore 18); e per finire Napoli-Feyenoord, seconda giornata di Champions, il 26 (alle 20.45).
La media, insomma, è di una partita ogni tre giorni, un’esperienza già vissuta nella stagione precedente e che dunque da un punto di vista della condizione atletica e degli stimoli non dovrebbe scalfire di una virgola le ambizioni del Napoli. Soprattutto in chiave scudetto. Il dato sensibile, però, resta la concentrazione: e dunque la soluzione che Sarri e la squadra dovranno necessariamente adottare per evitare di perdere punti preziosi per strada come un anno fa. I presupposti, considerando le quattro vittorie in altrettante partite e soprattutto la gestione della sfida con l’Atalanta, sono però ottimi: non resta che insistere.
Fonte: CdS