Per la precisione, sia nell’anno dell’esordio sia dodici mesi fa, a questo punto il Napoli aveva collezionato anche pareggi o una sconfitta, macchiando la bellezza di un gioco che urla da sempre vendetta. E ancora: sempre bene in fase offensiva – da un minimo di 10 a un massimo di 11 gol -, però le carenze difensive e certe amnesie palesate in campionato, tra l’altro con avversari non all’altezza, avevano complicato il cammino. Sin da subito. Difetto che invece, sia con il Verona e soprattutto con l’Atalanta è stato corretto: qualche mese fa, probabilmente, Gasperini sarebbe tornato a casa ancora indenne, e invece la personalità dei campioni e del collettivo alla lunga ha avuto la meglio. Senza contare l’ottima gestione emotiva e atletica del duplice, delicatissimo impegni di Champions con il Nizza. Fonte: CdS