CdS – Napoli, la Nazionale di Callejon l’universale

Callejon è della gente, dei suoi allenatiori, di chi ha imparato a conoscerlo, di chi non s’è lasciato ingannare dalla prima impressione ed ha scavato a fondo, fin dentro l’apparente timidezza, riconoscendo umiltà ed allegria contagiosa. E’ di Mourinho, di Benitez, ma anche di Sarri. Oggi il «gol alla Callejon» è un principio di perfezione e furbizia, una rete che non annoia mai e neppure s’intuisce, perché ogni volta cambia qualcosa. Sono particolari alla base del suo talento. Qualità nei piedi, qualità nella testa. Di Callejon si parla sempre troppo poco perchè sfugge alle polemiche, agli eccessi, ai «rumors» di mercato. L’unica cosa che si può fare è perdersi nei (suoi) numeri: 211 presenze in quattro stagioni d’azzurro (con questa cinque), 63 gol, 49 assist e cos’altro aggiungere? Che gioca sempre (in attacco più di chiunque altro) eppure non sembrerebbe, perché non avverte fatica ed anzi ha fiato (e polmoni, e volontà) per rincorrere gli altri, confondendo tutti: è un terzino di spinta, un centrocampista col fiuto del gol o un attaccante generoso? E’ universalmente Callejon. E il Napoli è la sua Nazionale.

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