Piedi educati, classe, talento. C’è tutto nella mediana azzurra, ma è la grinta di Allan che spacca le partite. Nessuno lo tocchi: è la splendida eccezione di un reparto in cui la bellezza illumina, ma che si nutre anche d’altro, dove c’è bisogno di distruggere e ripartire, non solo creare dal nulla. In estate il Napoli lo ha dichiarato incedibile. Essenziale nelle giocate, mai lezioso, diretto, tempestivo, banalmente imprescindibile. Con piedi «alla brasiliana» ed un cuore internazionale. Con l’Atalanta ha afferrato la partita e l’ha indirizzata dove avrebbe desiderato, riuscendoci. Ha dipinto l’azione degli ultimi due gol (suo l’assist per Insigne e suo quello per Callejon) offrendo al Napoli la possibilità di ribaltare il risultato, praticamente ha spaccato in due la gara. Ma il futuro non s’esaurirà con questa stagione, ecco perché, dopo averlo prudentemente blindato, a fine stagione si potrà iniziare a discutere del rinnovo, senza lasciarsi sfiorare dall’ipotesi di divorzio. Il Napoli non ci ha mai pensato e Allan non ha neppure avuto tempo per farlo: stava già rincorrendo il (suo) futuro.