“Deve convincersi soltanto lui di essere un fuoriclasse”. Bene: detto, fatto. Perché quel missile che ha mandato in orbita il Napoli nel momento peggiore della partita con l’Atalanta lo è eccome, un colpo da campione. E lo ha scagliato Piotr Zielinski, alias Chopin. Il Napoli arrancava, soltanto il genio di un singolo avrebbe potuto davvero cambiare l’inerzia della serataccia, occorreva un colpo da fenomeno e lui se l’è inventato. Significa maturità, significa crescita e personalità. Responsabilità: quella che Zielinski ha deciso di assumersi. Il pupillo, insomma, ha scelto la notte perfetta per aiutare il maestro. Un’ottima notizia, proprio come il gol di Rog (e quello di Ghoulam a Verona): le reti dei centrocampisti, dei difensori e di quelli che di mestiere non fanno i Mertens sono la vera marcia in più. Zielinski può dare ancora molto, moltissimo. Lo dice il suo mentore e lo raccontano i colpi come quello sfoderato con l’Atalanta. Cose da campione. Cose di chi un giorno potrebbe diventare un fuoriclasse doc. Zielinski, lo Chopin azzurro.