C’è un’idea, ed è alternativa, che nasce nell’estate del 2004, quando De Laurentiis rileva il Napoli dalla Fallimentare: c’è il vuoto cosmico in quel pallone, però arriva una ventata di novità, il management modello-Cinecittà e la consapevolezza che se c’è una strada da evitare è quella percorsa dai predecessori, abitanti d’un calcio diverso, ormai paleolitico. La posa della prima pietra avviene, soprattutto, con la riconquista della serie A e con l’attuazione di una strategia che sia illuminante e guardi in prospettiva: Lavezzi (sei milioni), Hamsik (cinque e mezzo) e Gargano (appena tre) rappresentano la svolta – in quel momento possibile – e tracciano quel solco dal quale il Napoli cercherà di non scostarsi mai più di tanto.
Corriere dello Sport