Diversamente dall’Atalanta, che ha ceduto alcuni dei suoi giovani migliori e che non può disporre del ribelle Spinazzola, Sarri ha la certezza di una squadra già collaudata, che non ha avuto bisogno d’integrazioni, perché ritenuta difficile da migliorare sia dall’allenatore sia dal presidente. L’anno di esperienza in più comporta, in ogni modo, delle responsabilità maggiori: al Napoli è stato chiesto di non nascondersi, di dichiarare il proprio obbiettivo. È opinione generale che questo potrà essere l’anno giusto per conquistare il terzo scudetto della sua storia. Ma il tecnico napoletano preferisce un profilo basso, per non creare troppa pressione. Lui stesso, però, è consapevole che puntare al primo è diventato quasi un obbligo.
Fonte: gasport