Pepe Reina ha il contratto datato giugno 2018, porta in sé le umane aspirazioni di chi vorrebbe regalarsi (comunque) un futuro, perché l’età non rappresenti un limite, ma sa – e gli è stato ribadito – che non si possono rimescolare i progetti a fine agosto. Il Napoli è suo, per un anno ancora: però le storie possono cambiare, come insegna Albiol che pareva in partenza nell’estate del 2016 e che, nonostante la scadenza imminente, è rimasto e ha rinnovato, con reciproca soddisfazione. E allora, si vedrà, perché in questo momento qualsiasi ipotesi andrà rigettata: Parigi non vale una mossa rivoluzionaria, una scossa alle fondamenta di un’idea. E, dunque, si è in presenza di teoremi che il Napoli rifiuta, avendo già definito il proprio piano: resta Reina e, nel caso, se ne parlerà più in là di ritrovarsi per dialogare in prospettiva.
Fonte: CdS