Napoli vinse il suo primo scudetto, bruciando la Juve…due fenomenali numeri dieci a fronteggiarsi, Maradona nel Napoli e Platini nella Juve. La storia può ripetersi. Juve e Napoli sono di nuovo qui, a rivaleggiare per lo scudetto, e la classe delle giocate è garantita da Paulo Dybala e Lorenzo Insigne, dotati di piedi ad alta definizione….Confronto impari, nella lontanastagione 1986-87. Diego aveva 26 anni ed era nel pieno possesso delle sue facoltà fisico-atletiche, veniva dal Mondiale vinto in solitaria a Messico ’86 con l’Argentina. Il quasi 32enne Michel stava per ritirarsi…Sulla panchina della Juve, non più trapattoniana, sedeva Rino Marchesi, primo allenatore di Maradona a Napoli nel 1984 e ultimo di Platini a Torino. Su quella del Napoli c’era Ottavio Bianchi, lombardo duro e pragmatico…Trent’anni fa non erano nati né Dybala né Insigne, i fenomeni di Juventus e Napoli oggi. Se la Serie A appena iniziata sarà un testa a testa tra Juve e Napoli, come molti pronosticano, è probabile che la differenza di pura tecnica la faccia uno dei due ragazzi…Quest’estate Dybala è diventato adulto e su spinta societaria, si è assunto la responsabilità del dieci, alla Juve numero pesante perché appartenuto a Sivori, Platini, Del Piero….La pesantezza del 10 della Juve non è minimamente paragonabile all’insostenibilità del 10 del Napoli,che fu di Maradona, per tanti il più grande calciatore di sempre. Insigne si è scelto il 24 perché è il giorno di nascita di sua moglie Jenny: potere dell’amore. Il 10 a Napoli è stato ritirato…Al di là delle maglie, bisogna chiarire che Dybala e Insigne, tecnicamente affini, ricoprono ruoli diversi. Dybala oggi agisce da trequartista classico. Ogni tanto si parla di lui come di un bravissimo «nove», e in effetti l’argentino vanta un passato da prima punta…Insigne il problema l’ha risolto alla radice, grazie alle annate con Zeman nel Foggia e nel Pescara. Partito fantasista dalla casa familiare di Frattamaggiore, con i filmati dell’epopea maradoniana in testa, si è via via convinto che la corsia di sinistra fosse il suo destino. Il Boemo ne ha disciplinato il talento, lo ha addestrato a giocare di squadra. Rafa Benitez gli ha insegnato il lato oscuro della parte di esterno, la necessità di rientrare e coprire. Sarri ne ha esaltato tocco e visione, lancio e tiro. A 26 anni ha raggiunto la piena maturità e nell’economia del gioco sarriano è così padrone della propria arte da concedersi qua e là accentramenti, per rifinire e concludere….Differenti per competenze e posizioni, non per cifra tecnica, Dybala e Insigne condividono abilità e passione per le punizioni. E qui il cerchio si chiude, perché pure Platini e Maradona erano maestri del genere.Gazzetta dello Sport