Verrà deciso in questa settimana o poco più tutto il resto, che riguarda esclusivamente la zona offensiva del campo, quella nella quale dovrà dar libero sfogo del proprio talento Oleksandr Zinchenko (21 il prossimo dicembre), estroso ucraino sul quale Giuntoli s’è applicato in epoca non sospetta, prima di lanciarsi in una trattativa dai tempi lunghi e comunque condizionati dall’esito delle cessioni: perché il nodo, a un certo punto, ancor prima che il preliminare ed il Nizza è stato rappresentato da una serie di esuberi pesanti come macigni per una società virtuosa. Ma Zinchenko è un profilo idoneo, ha l’età giusta, ha i piedi, ha sensibilità tattica ed una versatilità che permette di immaginarselo inserito in un contesto in cui crescere: è nato mezzala, o anche trequartista, dunque uomo votato al calcio offensivo, ma ha il passo adatto per diventare un esterno. Nel Manchester City delle stelle, gli spazi sono ristrettissimi e converrà ad entrambi riuscire a trovare un accordo non è semplice: ma ci sono i margini per dare ulteriore senso a quel che Giuntoli si è già detto con gli inglesi, cominciare con un prestito (anche oneroso) e poi procedere, nel caso, con un diritto di riscatto da esercitare con una somma accessibile, che può variare tra i cinque e i sei milioni di euro.
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