Il punto della situazione – di R. Muni: “Come dentro un videogame”

Prima di parlare di calcio e, quindi, del Napoli, voglio esprimere tutta la mia solidarietà alla gente di Ischia, che sta vivendo l’incubo del terremoto. Alla isola verde del nostro arcipelago giunga un ideale caloroso abbraccio e tutto l’incitamento a venire fuori da questo brutto sogno il prima possibile. Forza Ischia! Con il lutto dentro, parliamo della nostra squadra del cuore, il Napoli, che, dopo l’esordio vincente e convincente in campionato, ha conquistato l’accesso ai prossimi gironi di Champions League. Tre vittorie in altrettante partite, giocate tutte con assoluta padronanza dei propri mezzi e dalle quali sono emersi elementi degni di attenzione. Il primo dato emerso riguarda la fase realizzativa che ha visto i Sarri’s boys andare a segno sette volte con sei giocatori diversi (il settimo è l’autogol che ha sbloccato la partita di Verona). Questo dato esalta la qualità del gioco offensivo degli azzurri che non verte sul singolo elemento ma esalta il gioco di squadra, in cui ciascuno degli interpreti ha la possibilità di esaltare le proprie doti che vengono sublimate dalla manovra collettiva. Qualcuno ha puntato il dito contro le tante occasioni da rete prodotte e realizzate solo in bassissima percentuale. Tenendo in giusto conto che a fine agosto la forma non può e non deve essere al massimo e che, per tale motivo, la lucidità sotto porta è spesso penalizzata dalle scorie dei carichi di lavoro, i sette gol fatti in tre partite possono essere considerati un bottino più che soddisfacente. In tutto questo contesto, il ritorno al gol di Milik, la prima rete azzurra del terzino Ghoulam ed il rigore trasformato da Jorginho, sono ciliegine su una torta che pare davvero ghiotta. Solo una rete subita, tra l’altro su un rigore molto dubbio e, più in generale, pochissimi pericoli corsi, fanno da contraltare ad un attacco scintillante. Proprio la fase difensiva del Napoli era stata spesso messa sotto accusa per i troppi gol incassati che, a detta di molti, erano il gap tra gli azzurri e le squadre vincenti. Alcuni attenti osservatori, hanno parlato di una squadra che sembra rinforzata rispetto alla precedente stagione, pur senza aver cambiato alcun elemento. In realtà il Napoli, nelle prime tre partite ufficiali, è sembrato maturo e consapevole del livello di crescita raggiunto. La maturità è anche nell’avere preso coscienza dei propri difetti e di cercare di ovviarli grazie al contributo di tutto il collettivo. Non è più solo Callejón che ripiega su Hysaj per tamponare ogni spazio sulla fascia di competenza ma anche Insigne oltre che a turno almeno due centrocampisti. Così facendo, i centrali di turno difficilmente vengono messi in difficoltà. Infine, tra le due gare europee e quella di esordio in campionato, Maurizio Sarri ha operato un turnover significativo, alternando ben sei elementi nell’undici iniziale. Che in regia ci fosse Diawara piuttosto che Jorginho, che sul mezzo sinistra giocasse Zielinski piuttosto che Allan, oppure Chiriches e Milik in luogo di Albiol e Mertens, poco è cambiato nel modo entusiasmante di sviluppare le trame di gioco. Il Napoli di Sarri versione tre punto zero gioca divertendo e divertendosi e fa incetta di complimenti in tutta Europa. Vedere i Sarri’s boys giocare a calcio è una delizia per gli esteti del pallone e una gioia per i tifosi napoletani. Il calcio voluto dal tecnico nativo di Bagnoli sembra catapultare gli spettatori dentro un videogame, è divertente ed entusiasmante e chissà che questo spettacolo, che secondo qualcuno sarebbe adatto ad un circo, non zittisca finalmente qualche triste pagliaccio del pallone. Chiosa finale, parlando nuovamente del sisma che ha colpito Ischia. Non sono mancati, purtroppo, un discreto numero di razzisti, sciacalli del web, che hanno esultato alla notizia della tragedia, infettando i sociali con messaggi vergognosi. Innanzitutto, mi auguro vivamente che tutti coloro che hanno postato messaggi vergognosamente razzisti vengano individuati e puniti come prevede la legge. Inoltre, invito tutta questa gente, che ha esultato alla notizia del terremoto aspettando il risveglio del Vesuvio a riflettere su quanto dolore porta con se’ una morte e di moltiplicarlo per il numero delle vittime, provando a pensare cosa proverebbero se capitasse ad un loro affetto. Chissà che alla prossima occasione, prima di schiacciare le lettere della tastiera con estrema facilità, ci penserebbero bene! Avanti Napoli, Avanti!
a cura di Riccardo Muni
CalcioChampionsIschiaNapoliNizzaVerona
Comments (0)
Add Comment