Ma persino inutile sbilanciarsi, perché con certe ammaccature non si sa mai come va a finire: sembrava fosse domabile, con qualche ora di riposo e la classica terapia, invece è bastato forzare un po’, correre seriamente, e lateralmente accorgersi che invece l’intervento di Romulo, sul finire di Verona-Napoli, lì era rimasto. «Allenamento differenziato per motivi precauzionali». Senza drammatizzare, tenendo per sé quel filo d’ottimismo.
Intanto è calato un velo sulla formazione, che si potrà rimuovere in mattinata, con l’ennesimo interrogativo che l’allenamento risolverà o aiuterà ad interpretare: però è chiarissimo che si va al ballottaggio e si troverà la soluzione solo dopo che Mertens avrà afferrato il linguaggio dell’anima o le fitte che gli arriveranno. E’ un preliminare, certo, ma comunque sa di Champions, tensioni diverse, lo stress d’una vigilia densa: sembra essere ripiombati, praticamente ad un anno fa, 28 settembre 2016, Napoli-Benfica, l’ultima maglia da titolare di Milik nell’Europa che conta, l’ultima doppietta di Mertens in Europa. Però quella sera, e si stava al san Paolo, la giocarono assieme, uno in mezzo all’area e l’altro alla sua sinistra. Condivisione d’una notte, pure stavolta.
Fonte: CdS