Il Benevento gioca bene ma è “punito” da Quagliarella. Super Ciciretti

La prima storica partita in serie A per i campani si chiude con una sconfitta Il carattere mostrato dalla squadra però fa ben sperare per i prossimi impegni

Un doppio golpe di Quagliarella inchioda un Benevento dal carattere di fuoco, subito in vantaggio con un sinistro da cineteca di Ciciretti e in grado di reagire con orgoglio anche quando la Sampdoria, partita a rilento, si era progressivamente impadronita delle redini del gioco. A fare la differenza la classe del bomber sampdoriano, sempre lucido nelle sortite offensive. Ma Baroni e i mille tifosi sanniti presenti al “Ferraris” possono trarre auspici favorevoli da una prestazione comunque di buon rilievo. Si stempera nel giro di pochi minuti l’emozione del Benevento per questo storico debutto in serie A. E’ un pressing indiavolato quello che Cataldi orchestra nel ruolo di play innescando l’azione in fascia di due folletti sempre in movimento come Ciciretti e D’Alessandro. La Samp sembra sorpresa, in questa fase, e stenta a trovare le giuste contrarie. Ci provano Barreto e Caprari con un paio di fiammate individuali ma il Benevento è scatenato e gioca di squadra con una semplicità disarmante. E così, quando D’Alessandro (15′) innesca l’ennesima sortita offensiva, è Ciciretti, con una girata di sinistro che richiama alla memoria antiche magie, a sbloccare il risultato per il primo storico gol del Benevento in serie A. Poco dopo è Coda a chiamare all’intervento Puggioni.  La Sampdoria fatica, il suo gioco appare ordinato ma prevedibile. Manca soprattutto la ricerca della profondità. Quagliarella è l’unico a utilizzare l’effetto sorpresa e al 25′ una sua rapida conclusione finisce a fil di palo. Quanto basta a suggerire al Benevento alternative imprevedibili, come quando Letizia (27′) parte palla al piede lungo l’out di sinistra per scaricare un gran tiro dal limite a sfiorare la traversa. Ma è proprio l’attitudine dei vari Cataldi e Del Pinto a rappresentare per la difesa della Sampdoria un pericolo costante. Il tutto memorizzando le difficoltà di mettere le briglie a Ciciretti e D’Alessandro, sempre mobilissimi. Come spesso accade nei momenti di difficoltà, è la caratura dei singoli a fare la differenza. E al 39′ è Quagliarella a trovare il lampo vincente: angolo di Caprari, girata secca di Praet e grande reattività di Belec nella respinta corta che finisce tuttavia proprio sui piedi del bomber blucerchiato. Il responso del Var gratifica la decisione di Pasqua di convalidare il gol.
Nella ripresa Quagliarella si supera (9’) fiondandosi alle spalle della difesa per capitalizzare l’assist calibrato di Ramirez: una rete di classe, secondo copione. Un gol che non smorza tuttavia le velleità del Benevento, sempre orgogliosamente in partita anche se la fase offensiva, in assenza del bomber Ceravolo, appare talvolta velleitaria, soprattutto quando calano le risorse energetiche di Ciciretti e D’Alessandro. Ma è tuttavia proprio Coda, nei minuti di recupero, a dare i brividi con una bomba in diagonale neutralizzata da Puggioni.

Fonte: CdS

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