Si riparte dai cinquantamila, ancora abbronzati ma già con la testa al calcio, al Napoli. Loro l’immagine più bella della serata: stadio gremito, atmosfera da brividi, divenuta eccezionale durante il momento solenne dell’inno Champions, accompagnato come di consueto dall’urlo finale del pubblico, di quelli che fanno tremare i palazzi circostanti. Hanno partecipato attivamente alla prima uscita ufficiale degli azzurri, accompagnati dall’inizio alla fine dal sostegno di entrambe le curve. Non senza qualche polemica. La A, gremita fino all’inverosimile, ha preso posizione contro il divieto di seguire la squadra nella trasferta transalpina i programma martedì: “Senza tifosi non c’è calcio”, il messaggio condivisibile lanciato dalle gradinate. Sarà solo il Napoli a Nizza ma si porterà dietro il ricordo di una gran bella serata offerta dal San Paolo, fatta di esultanze e di rimpianti che dovranno necessariamente scomparire la prossima settimana, prima dell’ultimo step verso la qualificazione in Champions League. Sabato il Verona, appuntamento segnato in rosso sul calendario dei tifosi. Primi striscioni (“Tutti a Verona) e primi cori ostili, a pochi giorni dall’esordio in campionato al Bentegodi (ore 20 e 45). Il pubblico, nonostante il caldo afoso e l’estate ancora piena, si è già calato pienamente nella parte, così come il Napoli, tonico, pimpante e divertente, nella sua versione agostana. Si avverte una piacevole unione di intenti tra squadra e ambiente, un legame che va fortificandosi
vittoria dopo vittoria. Il primo tassello è stato inserito, senza grossi affanni. Una prima pennellata d’azzurro per colorare il ferragosto napoletano, all’insegna di un sano e beneaugurante ottimismo.