Strinic è di troppo, essendoci già Ghoulam e Mario Rui, e anche Tonelli sa di non avere spazio e di dover sperare che riemerga la Sampdoria. Solo a quel punto, il Napoli potrà spingersi oltre e dare un senso compiuto al lavoro delle settimane scorse: Oleksandr Zinchenko (21 a dicembre) sa che sarà necessario, anzi indispensabile, sperare che si verifichino una serie di condizioni, che partano i suoi quattro colleghi in esubero e non necessariamente Giaccherini. Perché su un ventenne di talento, centrocampista di piede ed anche di corsa con un futuro ipotizzabile persino da esterno offensivo si può rischiare (il prestito oneroso) persino di affrontare un po’ di sovraffollamento: è nel caos che bisogna saper far emergere se stesso.
Corriere dello Sport