Il 16 agosto si avvicina. A tre giorni dalla gara d’andata dei preliminari di Champions League contro il Nizza, il Napoli si prepara ad affrontare una sfida che deve a tutti i costi cancellare la delusione dell’ultimo preliminare giocato tre anni fa. In particolare Lorenzo Insigne, protagonista indiscusso di questo Napoli ha voglia di primeggiare e buttarsi alle spalle la brutta esclusione ad opera dell’Athletic Bilbao. Oggi il Corriere dello Sport scrive sul Magnifico: “La notte di (san) Lorenzo eccola qua: sedici agosto 2017, tre anni dopo, per ricominciare lasciando dentro quel guscio della memoria le lacrime e la delusione (si direbbe il dolore), il sospetto che stesse già per finire quando invece non era ancora cominciata. Il tempo è un autentico galantuomo ed ha cancellato ormai ogni scarabocchio di quel Napoli-Athletic Bilbao: in quel san Paolo addobbato a festa – cinquantamila e anche di più – c’è un Insigne che ci entra da leader e da protagonista, il simbolo di una epoca da rendere bella, possibilmente, bellissima...Questa è la serata di Insigne, la sua partita per risistemare le cose al proprio posto, per dimostrare ancora (come sempre) ch’è il passato ormai non torna e si può provare un «tiro a giro» senza afferrare gli «uhhh» perplessità d’uno stadio che ormai gli sta al fianco, lo sorregge e lo incoraggia, l’acclama e lo sostiene, sapendo che si può diventare profeta in patria...Adesso, c’è il feeling (ri)costruito pazientemente, ascoltando prima Benitez e poi Sarri, depurandosi da quell’ansia da prestazione che qualcosa gli ha tolto, eccome, in serenità interiore; adesso c’è (pure) un contratto che ne ha scatenato l’autostima e l’ha indotto a sentirsi un gigante d’una squadra ch’è stata sempre la sua…L’Insigne contemporaneo è un uomo che s’è affrancato dalle ossessioni, che ha preso il Napoli e se lo è caricato sulle spalle, che ha segnato diciotto gol (in campionato) tutte d’un fiato ed è arrivato complessivamente a venti reti (ed anche dodici assist) in una stagione in cui ha smesso di avvertire il peso d’una sostituzione in passato incombente: quarantasei volte su cinquanta da titolare..E’ Napoli-Nizza e già c’è dentro l’essenza del football, che con la Champions diventa allegria allo stato puro”.