Zeta come Zinchenko, ovvero un talento di appena vent’anni che il Napoli ha individuato (e scelto) fra tanti, lasciandosi convincere da qualità banalmente evidenti, da un mancino che sussurra calcio, da un dialogo – col Manchester City – che va avanti da tempo e proseguirà nei prossimi giorni, da una trattativa così avviata: prestito oneroso con diritto di riscatto. E poi «zeta» come il principio d’un desiderio limpido: Zinchenko s’è già lasciato sedurre dall’azzurro e da ogni sua sfumatura, dall’idea di ritrovarsi in una squadra in cui c’è monopolio di talento e un debole per la bellezza. Lui, con quel sinistro, saprebbe come divertirsi e soprattutto crescere, ecco perché ha accantonato altre offerte ed ha scelto di assecondare il futuro, aspettando le mosse del Napoli finché converrà rischiare.