Sarri ha scelto di avanzare con i titolari (più o meno) sin dall’Atletico Madrid, quando ha rinunciato solo a Koulibaly e a Chiriches, ci è tornato in Inghilterra, quando invece non si privato di nessuno, ed ha riproposto la formazione che s’avvicina a quella che sembra suggerisca la rapidità di corsa e di pensiero di questi quaranta giorni con l’Espanyol (lasciando rifiatare Hysaj).
E’ una squadra che porta in sé il lavoro del biennio, che dunque recita a memoria, che attacca anche diversamente – spesso Insigne dentro al campo, spesso Mertens che si allarga ma non si abbassa – e che difende sempre più alta, confidando sugli allunghi di Koulibaly (nel caso parta qualcuno) ma soprattutto della capacità di tenere la linea di cui è sempre più padrona.
Corriere dello Sport