E’ difficile immaginare l’emozione fortissima che può provare un giocatore entrando sul terreno di gioco del San Paolo, lì dove ogni battito di ogni singolo tifoso ha il colore azzurro. Ci sono quelli nuovi e quelli collaudati, ma la tachicardia non sparisce mai, nonostante il tempo. E allora stasera, nonostante il minimo grado di agonismo, essendo un’amichevole, sarà sempre come la prima volta per gli azzurri. Oggi il Corriere dello Sport scrive: “Ritrovare il San Paolo sarà un piacere per tutti, specialmente per chi lo scorso anno non c’era ed ora sarà di casa nel tempio del calcio, in quell’angolo di paradiso in cui v’è tutelata la tradizione di una città che volentieri si riunisce, ogni volta, e socializza con la felicità a due passi da uno sport che non è solo sport. Sarà semplicemente un’amichevole, giusto, ma certi volti poi diverranno familiari, certe prospettive resteranno dentro, certi suoni rimbomberanno nel tempo e l’eco si trascinerà ovunque. E tutto questo sarà possibile viverlo, anzi è un obbligo morale, però intanto Mario Rui e Ounas se lo sono fatti spiegare dai nuovi compagni sin dai primi giorni d’azzurro, in attesa di avvertirlo sulla propria pelle. Questa sera ci sarà spazio anche per loro, magari nella ripresa, certamente sin da subito, quando entreranno in campo e saranno alleati del pubblico ed ogni singolo applauso gli apparterrà”.