Il Napoli ha già pianificato ogni mossa: dopo il preliminare Champions tornerà dal Manchester City perché il talento di Zinchenko non è passato inosservato, anzi è stato apprezzato prima dalla dirigenza ed infine dall’allenatore. Esiste ed è forte la volontà di regalarlo a Sarri (l’ipotesi è quella del prestito oneroso) per completare la schiera d’attaccanti a sua disposizione arricchendola di nuova linfa, donandole qualcosa d’alternativo. Zinchenko ha scalato cime virtuali, il suo nome è rimasto in scia nell’elenco di obiettivi nei quali sarà sempre facile ritrovare anche Chiesa, Keita e, decisamente più defilato, lo spagnolo Denis Suarez, suggestioni che non tramonteranno, in attesa dell’esito del preliminare. Zinchenko ha appena ventun’anni, appartiene alla beata gioventù che garantisce una buona dose di futuro ed anche qualità nell’immediato al centro del campo ed ai suoi lati: il giovane ucraino, piede mancino ed eleganza nei movimenti, può ricoprire più ruoli, è un educato rifinitore più che un accanito «dribblomane», un seguace dell’assist ma in questa squadra, eventualmente, dovrà abituarsi a segnare, non solo invitando gli altri a farlo. Il profilo coincide con parecchie esigenze, ad esempio l’età (1996) permetterebbe al Napoli di non occupare una casella in lista e a Sarri di divertirsi a scoprire dov’è che potrebbe giungere, nell’universo del talento, questo gioiello dal domani assicurato, frenato solo dall’ultima esperienza al Psv nella quale è stato controverso il rapporto col tecnico Cocu.Corriere dello Sport