Ricominciare: dal passato che torna, da quel che ha rappresentato Sarri. «Da quello che so: e mi sembra comunque un bel vantaggio». Ricominciare: per sentirsi (di nuovo) protagonista, come a Empoli, in quei tre anni magici. «Per giocare, c’è bisogno del Mario Rui in perfette condizioni e non quello di Roma». Ma è inutile voltarsi, ripensare alla sorte – nemica – e rimpiangere una stagione praticamente perduta, dieci presenze tutto compreso, appena 739 minuti giocati, e il senso di precarietà avvertito da chi è costretto ad attraversare la sala operatoria, com’è successo a Mario Rui il 30 luglio, proprio mentre si sta cominciando. «Qui sono stato accolto benissimo: avevo bisogno di cambiare aria, per dimostrare veramente quello che valgo. Ho una voglia matta: quella di stupire».
Corriere dello Sport