Il problema è nella ripresa, in un avvio dal quale il Napoli esce un po’ ammaccato, perché saltano le distanze, cresce il Bournemouth e viene fuori il pareggio che Afobe (7′) raccoglie sul cross di Gradel divenuto assist con la deviazione di Hysaj. Poi c’è Boruc che ci mette del suo: deve avere un conto aperto con Mertens, chi può dirlo?, e 12′ il balzo per smorzare il sinistro di quel diavoletto sa di prodigio, come la reattività per andare a bruciare il tap in di Insigne. Fosse finita lì: Boruc (20′) decide che dev’essere il protagonista e sul destro di Rog, roba da lasciarci le mani, i guantoni della sfida sono i suoi e servono per smanacciare. Poi quando Gradel stede Rog (31′) e Francis aggira Rafael per il 2-1 è tensione allo stato puro, con l’arbitro accerchiato, Sarri che vuole andarsene dal campo ed il Bournemouth che rischia di lasciare lividi sul Napoli. Ma c’è Zielinski che allunga un sorriso e stavolta Boruc in quell’angolo non può arrivare. Dieci giorni al Nizza, il carattere c’è, il Napoli quasi.Corriere dello Sport