Benevento, Baroni si gode Coda e Ciciretti

La puntualità di Massimo Coda, il genio di Amato Ciciretti. Il Benevento ha fatto il pieno di certezze nell’ultima amichevole ufficiale della stagione. A Vasto Baroni ha scelto di far giocare una squadra sperimentale, mettendo dentro chi finora aveva giocato di meno, ma nel contempo ha chiesto conferme a chi ha qualità già riconosciute. E sotto questo aspetto il tecnico non può dirsi che soddisfatto. Così come lo è l’ex attaccante della Salernitana che ha firmato la sua quinta rete in altrettante partite. E’ lui il bomber d’estate, il capocannoniere della squadra giallorossa nelle amichevoli d’agosto. Preciso e puntuale è arrivato il suo gol anche all’Aragona. Il Benevento aveva già sbagliato un po’ di occasioni in avanti, ma quel cross da sinistra di Venuti era davvero troppo invitante per lasciarselo sfuggire: tocco largo di destro e palla nell’angolino.
Il bomber. «Non sono ancora al meglio e si sa che i gol in estate contano poco. Però è sempre meglio farli. Un po’ alla volta ci stiamo avvicinando alla condizione migliore». Se la forma è ancora da affinare, l’ambientamento è già cosa fatta: «Per la verità mi ci è voluto poco con questi compagni di squadra. Mi sono veramente ambientato subito, adesso sto conoscendo anche il pubblico, lo vedo bello carico». Da capitan Lucioni è arrivato un complimento gradito: «Meglio non trovarselo più come avversario, quello lì», ha detto il difensore. Coda sorride e ammette che il ricordo del derby al Vigorito è ancora nella mente: «Quella sera feci molto bene, per questo Lucioni ha detto quella frase. Ora che sono da quest’altra parte conto di fare ancora meglio».
il fantasista. Se Coda colpisce, Ciciretti continua a fornire assist. Come nella migliore tradizione. Questa volta il tocco – anzi sarebbe meglio dire “tacco” – di genio lo ha sfoderato in avvio di ripresa, dopo un tempo un po’ in ombra. Cross dalla sinistra di D’Alessandro, colpo di tacco al volo sulla linea di fondo a servire dietro Gravillon per il facile 2-1. Roba da spellarsi le mani, un’altra perla del fantastico repertorio del “Cicero” che sta faticando per raggiungere la forma migliore. Frenato dall’infortunio patito nel finale dello scorso campionato, il fantasista del Trullo ha saltato gran parte della preparazione a Sestola e Brunico, ma ora stringe i denti per mettersi al pari con gli altri. Una cosa è certa: non ha mai perso la sua genialità, quella classe innata che ne ha fatto uno dei giovani più interessanti del panorama nazionale, chiamato nello scorso campionato persino da Giampiero Ventura per uno stage in Nazionale. Le indicazioni favorevoli giungono proprio dalla crescita evidenziata nel corso della partita di Vasto. Nella ripresa si è visto in campo un altro Ciciretti, capace non solo di regalare quel colpo di genio a Gravillon, ma anche di dialogare spesso con Venuti nella catena di destra e alimentare l’azione offensiva della squadra giallorossa. Tutto lascia credere che tra una settimana in Tim Cup sia già nella sua condizione migliore e torni ad incantare con le sue inimitabili magie.

Corriere dello Sport

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