Se dieci giorni possono bastare….Il conto alla rovescia, secondo le pagine odierne de “il Corriere dello Sport”, è cominciato e in piscina, nel silenzio (assordante) della solitudine, c’è stato modo per pensarci: la Champions è dietro l’angolo e la caviglia, che si è gonfiata, fa soltanto un po’ male. Corsetta blanda, dritto per dritto, però utile per ripartire, sperando di farcela persino con l’Espanyol: è stata dura, è stata anche brutta, però adesso val la pena dimenticare e lasciare che Ounas ci creda: perché quello è un appuntamento.
DA OGGI. E’ stato anche doloroso, a dire il vero, ritrovarsi a cosce all’aria, con un piede dolente e il timore che fosse accaduto qualcosa di più serio: ma ormai quello è un ricordo, persino inutile da rievocare, e passa all’archivio come un fallo gratuito e scomposto di Godin, per il quale si sono scusati tutti, da Simeone ad Andrea Berta. Ma Ounas ha voglia di esserci, di fare in fretta, di soffocare quell’amarezza che sta andando via, nel ritiro di Monaco, in quel centro sportivo futurista nel quale il Napoli s’allena, lui è ripartito persino prima del previsto.
SI PARTE. A Bournemouth, dove il Napoli arriva stamani e si allena nel pomeriggio, il dottor De Nicola andrà a scrutare ancora nella caviglia del piede destro che però potrebbe subito consentire ad Ounas di riavvicinarsi al Napoli, altra piccola corsetta, un passo in avanti verso il recupero totale. La Champions è a Ferragosto (15 o 16 si vedrà): magari dieci giorni potrebbero anche bastare
La Redazione