Ieri il Napoli ha affrontato l’Atletico Madrid all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, per il prestigioso torneo Audi Cup. Le aspettative erano alte, anche se dal primo momento questa gara è stata considerata come un’amichevole di lusso in vista dei preliminari di Champions League, che aspetttano gli azzurri tra poco più di due settimane. I partenopei hanno perso per 2-1 ieri contro gli spagnoli, e la Gazzetta dello Sport prova ad analizzare il perchè. “La curiosità più acuta in agosto riguarda sempre i nuovi: vediamone le capacità. Ma per il Napoli la domanda è diversa, va posta in questa maniera: vediamo se si ricordano. Perché l’impianto base, prime riserve comprese, è il medesimo di maggio, dato che Sarri non tiene a stravolgere; e perché i suoi ragazzi divertivano e facevano innamorare, quindi devono confermarsi raschiando le imperfezioni che hanno condotto al terzo posto e non più su. Essere sicuri e feroci da subito è difficile, in ogni caso. Il Napoli mostra di non aver scordato alcune sue virtù: quella che risalta di più è la combinazione fra gli esterni, in questo caso Ghoulam e Callejon, che porta a un gol e a un rigore (fallito da Milik). E Oblak, portiere di Simeone, è il migliore in campo. Però la banda di Sarri, seppur rivoltata con dieci cambi nella mezz’ora finale, non evita un paio di leggerezze difensive che conducono alla rimonta l’Atletico Madrid e mandano gli azzurri alla finalina, oggi con il Bayern.