Sarà un’estate lunga: e bisognerà dotarsi di pazienza, perché le strategie richiedono anche ostinata fiducia. Sarà l’estate di Keita, pure la sua, che rimarrà avvolto nella penombra di Napoli, in quell’oscurità che s’allunga da giorni e resisterà ad oltranza, sino a quando sarà possibile, magari pure fino al suono della sirena: c’è la Juventus , c’è l’Inter , c’è il Napoli che si è messo in fila, interpellando Lotito, presentandosi con ventidue milioni di euro, annunciando che ha intenzione di sedersi ad un tavolo, quando vorranno, anche nel cosiddetto last minute. Le variabili, ed è naturale, sono parecchie, ma quella figura di parametro zero nel giugno del 2018 ingolosisce gli acquirenti e, chiaramente, induce a tener prezzi ragionevolmente bassi, certo assai lontano dai trenta milioni che vorrebbe Lotito. Il Napoli s’è spinto oltre, ha deciso di rompere il ghiaccio, ha scelto di osare andando ben al di là di quanto induca a fare il mercato, però ventidue milioni di euro non bastano (per il momento) e poi c’è da «sedurre» il senegalese, che sa di avere comunque – magari tra dieci mesi – la Juventus pronta ad accoglierlo a braccia spalancate e con uno di quei contratti che rappresentano una tentazione.
Fonte: CdS