Albiol come un fiume in piena: «Siamo tutti felici ed a nostro agio noi spagnoli a Napoli. Ho sentito l’affetto della gente dal primo giorno e da quando mi chiamò Benitez, dicendomi che avrei trovato molto più spazio, il tempo è volato. Reina? Tutto il gruppo spera che resti». C’è stato un momento che le strade parevano dividersi: «Se il Valencia m’ha cercato, io però non ho mai cercato di lasciare Napoli. Qui mi danno piena fiducia, tanto che ho rinnovato il contratto. Non so se chiuderò la carriera in Spagna, adesso voglio pensare a questa stagione».
C’è un gruppo compatto ed una sorta di patto: «La nostra è una gran bella squadra, vogliamo crescere ancora e raggiungere quei 90 punti che potrebbero significare scudetto. Dobbiamo mantenere il ritmo dello scorso girone di ritorno. Senza Higuain siamo cresciuti, il che vuol dire che nessuno è indispensabile. Poi è venuto fuori Mertens… Siamo cresciuti molto anche grazie a Sarri, il suo gioco mi ricorda quello della nazionale spagnola e di Aragones. La tattica è la sua “malattia”: se ci bendassero sapremmo lo stesso come muoverci. La Juve non s’è indebolita cedendo Bonucci, s’è solo rafforzato il Milan. Tornare in nazionale? Sarebbe il massimo. Penso a far bene col Napoli, se poi arrivasse una convocazione… Certo che ho tifato Real nella finale di Champions: sia come ex che come napoletano. Ora però ci attende un preliminare che non è mai semplice».
Fonte: CdS