Cinque indizi fanno una prova: ed è diventata opinione (quasi) diffusa che l’anti Juve vesta d’azzurro. E’ una voce che s’è sparsa, si rincorre nell’etere in quell’universo calcistico che converge verso il san Paolo, ammirato da un calcio futurista, non solo bello ma spettacolare, non solo accattivante ma stordente. L’ha detto Sabatini, l’ha ripetuto Prandelli, l’ha sottolineato Montella: è un coro che un po’ inorgoglisce ed un po’ preoccupa, perché Sarri – che conosce questo mondo e l’ha attraversato partendo dal basso, dunque sorgendo le trappole sparse lungo i sentieri – preferisce starsene nell’ombra. «Ma i favoriti non siamo noi». Meglio sfilare via dalle luci della ribalta, pensare ai preliminari di Champions League, starsene accovacciato dentro al proprio macrocosmo e provare a blindarlo: però, intanto, da fuori, è un bel vedere, un orizzonte azzurro.
Fonte cds