ESCLUSIVA – V. Leccese: “Il Napoli e la crescita del vivaio sono aspettative che fanno ben sperare per un futuro sempre più azzurro”

All'interno l'intervista all'Osservatore della Figc per la Campania Vincenzo Leccese

A Settembre inizieranno i campionato delle varie compagini del settore giovanile e si comincia a tracciare la strada verso una stagione che può risultare più che interessante. Tra ritiri e prime amichevoli si potrà capire anche a che livello sta la condizione fisica delle rispettive categorie. Ilnapolionline.com ha intervistato l’osservatore della Figc per la Campania Vincenzo Leccese sul Napoli Primavera e sulla stagione della compagine di Sarri.

Quest’anno il campionato Primavera sarà composta da due gironi dove Napoli e Benevento saranno in raggruppamenti diversi. Cosa ti aspetti sul piano tecnico e non solo? “Devo dire la verità, non era mai capitato che tra serie A e B c’erano ben 4 squadre campane e già questo renderà i due gironi molto interessanti. Sicuramente questo fattore aumenterà la competitività del campionato Primavera e lo spettacolo ne trarrà vantaggio. Io ad  esempio mi ricordo che in passato il Napoli vinse anche per 20-0 contro il Gladiator e questi risultati per i ragazzi non è positivo perché non porta a giusti insegnamenti per la loro crescita, mentre ora ogni gara è incerta e anche quest’anno ne sono certo non mancherà”.

Il Napoli di Saurini quest’anno avrà un mix di ragazzi classe ’99 e 2000 quindi a livello di età molto piccoli che dovranno fare esperienza in campionato. Si ripeteranno alcuni di loro come ad esempio alla Viareggio Cup? “Sicuramente dovranno fare esperienza visto che come hai detto tu sono una squadra nuova rispetto alla passata stagione. C’è anche da dire che molti classe ’99 e alcuni 2000 già hanno giocato la passata stagione nella compagine di Saurini. Mi auguro che possano far bene ed essere competitivi su più fronti”.

Quali sono le aspettative invece per le altre categorie del Napoli tra Under 15, 16 e 17 per il prossima stagione? “Io mi auguro che possano sul campo farsi valere come in parte si è visto nelle passate stagioni, ma io credo che il Napoli per evolversi definitivamente debba fare alcuni passaggi importanti per poter crescere in maniera definitiva. In Campania ci sono molti ragazzi di talento e che hanno voglia di fare il salto di qualità e in passato accadeva che la società partenopea se li lasciava sfuggire e questo non dovrà più accadere. Il club azzurro è certamente in grande ascesa come la prima squadra, i risultati ne sono una riprova, adesso c’è da fare il salto di qualità anche con il vivaio. Senza dimenticare un campo sportivo tutto tuo e che puoi  far allenare i ragazzi, però in questi ultimi anni ho visto dei miglioramenti a livello organizzativo”.

Mi hai anticipato su questa tematica, con Gianluca Grava e il suo scouting si va nelle varie scuole calcio e prelevare i migliori prospetti in giro per la Campania. E’ sicuramente in passo in avanti non c’è che dire. “Questo è un aspetto che ha fatto crescere il settore giovanile del Napoli, Grava e il suo staff hanno preso molti ragazzi dalle varie scuole calcio e vedi i 2003 hanno fatto una stagione importante. Ero presente alla Nike Cup, torneo vinto dai ragazzi di Sorano e alcuni di loro sono davvero molto bravi. Il club azzurro e le compagini campane hanno una sorta di diritto di prelazione per avere i ragazzi dalle scuole calcio, quindi se un calciatore vuole giocare con la maglia partenopea c’è più possibilità che dica di sì. A parte questo,  la nuova filosofia del Napoli con Grava e il suo scouting sta portando i suoi frutti e nei prossimi anni potranno arrivare altre soddisfazioni”.

Il modo di fare calcio di Sarri può essere a tuo avviso applicata anche con i ragazzi del settore giovanile? “Domanda intelligente la tua, io credo che per le varie  squadre  si attuano diverse filosofie di gioco per la crescita dei ragazzi. Per esempio fino ai 16 anni si insegna l’organizzazione di gioco anche dal punto di vista tattico, a salire invece bisogna insegnare ai vari calciatori le basi che ci sono in questa disciplina. Sicuramente ci sono vari modi per insegnare il calcio come fa ad esempio Sarri nel Napoli, ma ogni allenatore applica la sua filosofia nelle rispettive categorie e sicuramente può rendere il tutto più interessante”.

Infine ti vorrei chiedere del Napoli. Ormai tutto stanno parlando di scudetto presidente compreso, secondo te può essere l’anno buono? “Il Napoli dello scorso anno è stata la squadra che ha segnato più oltre ad avere espresso un gioco spettacolare, questo non va dimenticato, ma purtroppo ha anche incassato molte reti. Io credo che per essere da vertice bisogna certamente migliorare la fase difensiva e completarla con elementi di valore. Sicuramente arriverà un vice-Reina, visto che al momento manca, però fatti questi accorgimenti si potrà poi parlare di scudetto sdoganandola come ormai si dice in giro e credo che possa essere l’anno buono della definitiva consacrazione”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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