Ieri pomeriggio, secondo le pagine odierne de “il Mattino”, per un’ora davanti alla Commissione anti-mafia erano presenti tra gli altri l’head of operations del calcio Napoli Alessandro Formisano e il legale del club azzurro Giuseppe Staiano per discutere sulla criminalità organizzata nel mondo del calcio. L’onorevole Marco di Lello e i suoi colleghi hanno rivolto le stesse domande anche a Juventus, Lazio e Genoa. Alessandro Formisano e Staiano hanno ribadito i concetti del presidente Aurelio De Laurentiis dello scorso 28 Giugno: “Il Napoli ha il modello più virtuoso del calcio italiano”, compreso la politica anti-arbitraggio e sulla sicurezza nello stadio. È stato nuovamente fatto riferimento alla presenza del figlio del boss Lo Russo ai bordi del terreno di gioco del San Paolo in occasione di 5 partite tra il 2009 e il 2010 e i rappresentanti del Napoli, confermando l’estraneità del club, hanno precisato che al Gos (Gruppo Operativo Sicurezza) viene fornito con 72 ore di anticipo sulla partita l’elenco degli accreditati per il bordo campo. Formisano e l’avvocato Staiano hanno ricordato la proficua collaborazione con la Procura di Napoli, che è stata la prima a creare una sezione «reati da stadio», diretta inizialmente da Giovanni Melillo.
Sui rapporti tra calciatori e tifosi è stato chiarito che il Napoli dà ai calciatori un decalogo in cinque lingue, con espresso divieto di frequentare la tifoseria organizzata. Nel club è stata istituita una figura professionale che favorisce l’inserimento dei giocatori e delle loro famiglie in città, proprio per evitare che possano affidarsi ad altri personaggi.
La Redazione