Armando Izzo ha aspettato il primo giorno libero dal ritiro del Genoa per tornare fra la sue gente delle Vele di Scampia. Appuntamento nel pomeriggio alla Torre A, quella che secondo i progetti dovrebbe essere abbattuta per incontrare i bambini del centro Insieme Onlus. «Noi cerchiamo di portare gli occhi dei bambini oltre le mura che delimitano il quartiere. Nella vita si può scegliere», ha detto il presidente Vincenzo Monfregola spiegando le tante iniziative dell’associazione. E Izzo si è soffermato con una trentina di loro portando doni e raccogliendo speranze. Le stesse che lo hanno fatto diventare un calciatore professionista.
Cori da stadio al suo arrivo, una ola e tante fotografie con l’idolo del quartiere. Il 13 ottobre scadrà la squalifica per omessa denuncia per il coinvolgimento in una storia di calcioscommesse. «La fine di un incubo», il commento del giocatore. Ma l’appuntamento con i ragazzini di Scampia è solo l’inizio. Prossimamente il difensore rossoblù con le vele tatuate sulla pelle tornerà a parlare di come inseguendo un sogno si può trovare la felicità.
Fonte: Il Mattino