Per il Napoli, questo ritiro di tre settimane a Dimaro ha messo in evidenza aspetti importanti dei singoli, ma anche dei reparti in campo. Specie l’attacco azzurro si è riconfermato più forte che mai, e pronto ad affrontare le prove che arriveranno una da una. Oggi la Gazzetta dello Sport scrive: “Tra le note positive c’è l’attacco, con il reinnesto di Milik e l’inserimento di Ounas. Poi la crescita mentale di tutto l’ambiente, dalla squadra alla società, tutti convinti di poter realizzare qualcosa di grande. E la qualità del lavoro svolto. Ma partiamo dall’attacco. Milik può essere davvero il nuovo acquisto: 7 gol in 4 gare, da centravanti ma anche da giocatore di manovra. L’operazione al ginocchio è un brutto ricordo e il polacco ha voglia di riprendersi il tempo perduto. Ottimo l’impatto nella nuova realtà di Ounas: il «ragazzino» ex Bordeaux ha colpi importanti e un sinistro speciale. Ma a colpire di più è stata la condizione di Insigne e Mertens, che hanno dato spettacolo in Trentino e che hanno rinunciato a qualche giorno di ferie per lavorare da subito con la squadra, in prospettiva preliminare. Anche questo è un indizio della crescita mentale di squadra e società, che hanno smesso di non parlare di scudetto perché c’è una consapevolezza nuova, dettata dai risultati del campo. E in Trentino s’è capito bene quanto sia fondamentale tutto lo staff Napoli. Dai preparatori agli assistenti di Sarri, dai medici ai magazzinieri, dalla società a chisi occupa dei droni. C’è un lavoro di gruppo duro e scrupoloso nel quale nulla viene lasciato al caso. E i dettagli, si sa, alla fine fanno la differenza”.